SAPERE COS'è L'ASMA CI AIUTA.
In un tipico attacco d’asma, il soggetto avverte un senso di oppressione al petto. Ansimando e tossendo, lotta per respirare. Si tratta di un’esperienza angosciosa. Un attacco d’asma può essere forte o piuttosto leggero. I sintomi varieranno, come varia la frequenza degli attacchi. Alcuni hanno sempre i sintomi, anche se di diversa intensità.
Cosa causa queste sgradevoli sensazioni? Come forse sapete, l’aria viene inviata ai polmoni attraverso i bronchi. In molti soggetti asmatici, le reazioni allergiche causano ipersensibilità nei bronchi. I muscoli della parete dei bronchi possono contrarsi, la mucosa che riveste i bronchi può gonfiarsi e le ghiandole della parete bronchiale possono produrre un eccesso di muco. Il risultato? I bronchi si restringono. Non è strano che il paziente faccia fatica a respirare.
Quali sono le cause dell’asma?
Cosa scatena un attacco d’asma? Forse un’infezione, un turbamento emotivo o una forte reazione allergica a qualcosa. Tuttavia una volta che nel soggetto insorge la malattia, possono esserci vari antigeni, o sostanze specifiche, che renderanno i bronchi ipersensibili. E una volta che i bronchi sono sensibilizzati ad essi, anche altri fattori, come cambiamenti di temperatura, vari gradi di umidità, turbamenti emotivi o esercizi fisici possono scatenare attacchi.
I medici possono essere in grado di identificare alcuni degli antigeni che provocano un attacco d’asma, ma spesso non è possibile trovarli tutti. E anche quando si trovano, non è sempre possibile evitarli. Può volerci tempo per fare un’indagine approfondita al fine di trovare le cause dell’asma e il modo migliore di curarla. Può volerci molta pazienza da parte del malato e del medico. Ma probabilmente il tempo speso in questo modo permetterà di controllare meglio i sintomi.
Come prevenire gli attacchi
Ci sono molte cose che irritano i polmoni e possono provocare un attacco nel malato di asma. Cercate di evitare i contatti con quanto menzionato qui di seguito.
Fumo del tabacco: Non fumate ed evitate gli ambienti pieni di fumo. I medici hanno meno comprensione per gli asmatici che continuano a fumare. E gli amici di chi soffre di asma non dovrebbero fumare in sua presenza. Sebbene non abbia immediatamente un attacco, ore più tardi il sofferente può trovarsi in serie difficoltà per gli effetti del fumo.
Polvere: Cercate di evitare i luoghi polverosi e chiusi oltre che le attività che smuovono la polvere. Se per motivi di lavoro venite a contatto con molta polvere, prendete in seria considerazione la possibilità di cambiare occupazione. Alcuni asmatici riscontrano che i loro sintomi si manifestano solo di notte o nella camera da letto. Potrebbe esser colpa della polvere di casa o di quei piccoli acari presenti nella polvere di casa? Spesse volte sì, per cui la camera da letto dell’asmatico dovrebbe essere il più possibile esente da polvere. Ecco alcuni suggerimenti di carattere domestico particolarmente indicati per gli asmatici:
Pulite ogni giorno la camera da letto.
Ogni settimana pulite a fondo e con l’aspirapolvere materasso, base del letto, coperte e pavimento. I pavimenti di legno duro sono meglio dei tappeti e della moquette, e le veneziane delle tende.
Spolverate mobili, bordo superiore delle porte, telai delle finestre e davanzali usando uno straccio umido o unto.
Si dovrebbe cambiare completamente l’aria nella stanza e poi chiudere porte e finestre, almeno tre o quattro ore prima che la persona vada a letto.
Materasso, coperte e cuscini non dovrebbero essere di materiale allergico, e si dovrebbe esporli al sole regolarmente se è possibile.
Un’ultima cosa. Non fate entrare animali da compagnia in camera da letto. E se c’è qualche prova che siete allergici all’animale, trovategli un’altra casa o, come minimo, tenetelo sempre fuori casa.
Perché preoccuparsi per un po’ di sporco?
"Vivo sola. Nessuno tranne me e pochi miei intimi amici vedono lo sporco, quindi perché preoccuparmi?" chiese una vedova dai capelli bianchi. "Solo i miei familiari lo vedono ed essi conoscono le mie condizioni", aggiunge una casalinga che soffre di dolori artritici.
Eppure ci sono netti vantaggi ad avere la casa pulita. In effetti, alcune malattie dell’apparato respiratorio peggiorano a causa della polvere. Proviamo una naturale attrazione per tutto ciò che è ordinato, lindo e pulito, e nello stesso tempo siamo portati a rifuggire, anche solo mentalmente, da tutto ciò che è sciatto. Quando la casa è in ordine, si evitano di solito le frustrazioni che derivano dal cercar di trovare un oggetto necessario. Inoltre, una casa pulita fa provare un senso di dignità e di rispetto di sé.
La maggioranza di coloro che soffrono di malattie croniche convengono che una casa in ordine presenta dei netti vantaggi, eppure sembra che gli sforzi di alcuni siano ostacolati da sentimenti profondamente radicati.
È importante avere il giusto spirito
Chi soffre di un male cronico potrebbe sviluppare uno spirito di autocommiserazione e pensare: "A che serve sforzarsi?" Certo quando si ha qualche grave problema di salute e spesso il dolore è forte, è difficile conservare uno spirito ottimista. Fanno presto gli altri a dire: "Su con la vita, non è poi così grave". Ma voi sapete quanto è grave e dovete vivere ogni giorno con la vostra infermità.
Dovete però convenire che potrebbe andar peggio. Siete vivi e il vostro spirito può rappresentare la differenza tra una vita vuota e deludente o una vita ricca e significativa. Un saggio proverbio dice: "Tutti i giorni son brutti per l’afflitto, per un cuore felice [buono] è sempre festa".
"Tutti i giorni son brutti" o cattivi per chi è afflitto da qualche malattia debilitante. È una vita misera. Ma a chi considera anche solo i lati positivi d’avere una casa da pulire e almeno alcune risorse d’energia per pulirla, le cose possono apparire diverse. Per tale persona la vita può essere piacevole come se fosse "sempre festa". Sebbene alcuni giorni non siano i migliori, non tutti i giorni sono brutti.
"A volte non me la sento proprio di pulire", ha detto una massaia affetta da asma cronica, "ma l’ho sempre fatto. Non sopporto la casa sporca. Quindi mi rimbocco le maniche e cerco di pulire. Poi sono stanca morta, ma osservo il mio lavoro — come tutto è scintillante — e mi sento soddisfatta". La differenza stava nel suo spirito.
Siate realistici
"Cercate di fare il più possibile entro i limiti consentiti dal vostro stato di salute, ma non sciupate le energie facendo qualcosa che non è veramente importante solo per dimostrare che siete capaci di farlo!" raccomanda il libro Homemaking for the Handicapped. Bisogna essere realistici.
Come accettate il fatto che avete gli occhi azzurri e i capelli castani o che dovete portare gli occhiali, imparate ad accettare la vostra malattia o altre limitazioni. Considerate quali sono le vostre capacità e usatele. Riconoscete che la vostra casa non sarà così immacolata come quella di altri che godono buona salute. Ad ogni modo, in molti casi, se ci tenete, la vostra casa sarà più pulita di quella di coloro che non puliscono per pigrizia o per mancanza di amor proprio.
Le migliori intenzioni però rimarranno tali se i lavori di pulizia sono superiori alle nostre forze. Alcuni suggerimenti pratici vi aiuteranno ad alleggerire il lavoro.
Facilitatevi le cose
Anche se si può abbattere un albero con una scure smussata, che fatica! Tuttavia, se si è saggiamente "arrotato" o affilato la scure, quanti "sforzi" in meno ci vorranno! Per chi è malato è indispensabile seguire questo principio, poiché le energie sono come il denaro: meno ne abbiamo, più dobbiamo risparmiarlo.
Quindi riflettete: Come posso semplificare i lavori di casa? Quali accorgimenti posso usare per sbrigare le faccende pur riducendo gli "sforzi"?
● ELIMINATE IL SUPERFLUO.
"Mi sforzo di non avere la casa troppo ingombra. Non credo sia bene", ha detto un ottantenne in convalescenza dopo un grave intervento. Guardando la sua casa semplice, eppure straordinariamente pulita, non si può fare a meno di apprezzare il suo punto di vista.
Esaminate la vostra casa per vedere cosa potete eliminare. Forse potete togliere di mezzo la poltrona che è in quell’angolo buio dove nessuno si siede comunque o quell’armadietto che contiene solo cianfrusaglie. Quanti soprammobili ci sono in giro o quanti quadri appesi alle pareti? Ci vuole meno fatica per spolverarne dieci che venti. Se aveste più salute, potreste tenere più mobili e più ninnoli. Una stanza comunque non appare necessariamente spoglia solo perché ci sono pochi soprammobili. Se quei pochi sono scelti con cura, possono essere un indice del vostro buon gusto.
Se la casa è grande, forse potete chiudere qualche stanza, coprendo i mobili con vecchie lenzuola, e aprirla solo quando avete ospiti o quando occorre per altri motivi. Così vi risparmierete molto lavoro.
● ACQUISTATE COSE FACILI DA PULIRE.
La tappezzeria scura mette in evidenza la polvere; i colori chiari si macchiano facilmente. Le stoffe di colore neutro, forse con un disegno anziché in tinta unita, conservano un aspetto più pulito con un minimo di fatica. Riscontrerete che il pavimento di linoleum o di legno si pulisce più facilmente della moquette. Anche per quanto riguarda i piatti, alcuni riscontrano che i piatti di plastica infrangibile semplificano il lavaggio e c’è meno timore di romperli.
● OCCORRENTE PER PULIRE.
Tenete a portata di mano tutte quelle cose che vi servono spesso per pulire. Mettendo una spugna e il detersivo vicino alla vasca da bagno, voi o la vostra famiglia sarete più portati a pulire la vasca quando avrete finito di usarla.
"Tengo tutto l’occorrente in un cestino, così, invece di fare sei viaggi, ne faccio due", ha detto una donna affetta da artrite deformante. Altre risparmiano energia usando le pinze per afferrare oggetti o per pulire in punti difficili da raggiungere.
"Voglio essere schietta: penso che il piumino per spolverare sia un’assoluta necessità", dichiara la scrittrice Carol Eisen. E, pur ammettendo che la polvere viene sparsa per terra (dove si può raccogliere con una scopa assorbipolvere), aggiunge: "Col piumino si fa quattro volte più in fretta che con lo straccio, specie quando si tratta di spolverare cose come telefoni, lampade e palme in vaso". Naturalmente la polvere smossa può irritare chi soffre di asma. Altri hanno riscontrato che una scopettina assorbipolvere va meglio e raccoglie la polvere anziché spargerla in giro.
Ma nonostante tutti i vostri sforzi, sorgeranno problemi per i quali non c’è una facile soluzione. Avrete delle giornate nere, come ammette una donna le cui articolazioni sono terribilmente deformate dall’artrite: "Quando si versa il latte non c’è altro da fare che alzare il volume della radio così mentre pulisco sento la musica anziché le mie articolazioni doloranti".
Fate un po’ per volta
Molti che hanno poca salute puliscono una stanza per volta per non stancarsi troppo. Forse a volte dovrete fare anche meno. "Un giorno pulivo la camera da letto. Era troppo faticoso per me spostare i mobili", confessò una donna che aveva poca salute, "così dissi a mia figlia: ‘Oggi ho fatto mezza stanza e domani farò il resto!’ Abbiamo fatto una bella risata, e il giorno dopo ho finito".
Potete risparmiare tempo pulendo subito dopo aver sporcato. I cinque minuti impiegati a pulire i fornelli o il forno subito dopo averli sporcati possono risparmiarvi ore di faticosa pulizia quando lo sporco si è indurito.
Se avete un programma a grandi linee eviterete di farvi prendere dal panico quando vedete che le faccende di casa si accumulano, perché sapete che prima o poi le sbrigherete. Ma dovete avere un programma flessibile. Forse il martedì mattina non ve la sentite di pulire il pavimento della cucina come avevate programmato, per cui dovrete fare un lavoro più leggero.
"Se tenete la casa in buone condizioni", ha detto un’esperta massaia, "allora quando non vi sentite bene potrete limitarvi a dare una passata per cui nessuno si accorgerà della differenza". Eppure a volte ci si sente così male che non si è neppure in grado di "dare una passata". Che fare allora?
Accettate con gratitudine l’aiuto che altri vi offrono
Altri si renderanno conto dei vostri bisogni e vi offriranno il loro aiuto. Non siate mai così orgogliosi da non accettarlo, o così pignoli sul modo di fare le cose che la persona che è venuta ad aiutarvi rimpiangerà il giorno in cui vi ha offerto il suo aiuto.
La pulizia è importante
Un ambiente piacevole tira su il morale. Possiamo essere incoraggiati anche dai commenti favorevoli degli altri sulla nostra casa pulita.
Quando una persona, uomo o donna che sia, riesce a tenere la casa pulita nonostante la cattiva salute, accresce la propria gioia di vivere. Non si sente più in colpa e depressa pensando a quello che dovrebbe fare.
La differenza che c’è fra il tenere o no la casa pulita è ben riassunta da queste parole di una casalinga che è quasi completamente cieca eppure riesce ad avere una casa immacolata: "Si prova un intimo senso di benessere". Anche voi potete sentirvi così, nonostante le limitazioni causate dalla cattiva salute!
Temperatura e umidità: Gli sbalzi di temperatura e gli eccessi di caldo e freddo possono provocare un attacco. L’ideale è un’aria appena calda e umida. Quindi, se soffrite di asma, uscite il meno possibile con la nebbia o il freddo secco. Evitate di tenere i caloriferi troppo alti e di far seccare l’aria. Se i cambiamenti di temperatura provocano attacchi di notte, nei mesi invernali provate a riscaldare la stanza con un apparecchio munito di termostato. Se è l’umidità a provocare i vostri sintomi, provate a usare un regolatore automatico dell’umidità.
Tensione emotiva e stanchezza: L’una o l’altra può scatenare un attacco d’asma. È vero che non possiamo sempre controllare la tensione emotiva.
Inoltre i malati d’asma sono saggi se si sforzano di conoscere i propri limiti fisici, evitando la stanchezza, che può anch’essa scatenare un attacco.
Cibi: Le allergie di natura alimentare possono provocare attacchi d’asma, specie nei bambini o negli adulti che soffrono di asma dall’infanzia. La causa può doversi ricercare anche in comuni alimenti come latte, uova e fiocchi d’avena, di mais e di riso. Ma possono volerci molte indagini per scoprire il colpevole, specie se si tratta di una sostanza molto usata, come lo zucchero. E naturalmente può darsi che non si tratti di un alimento solo. I pazienti adulti farebbero bene a considerare gli alcolici, specie la birra e il vino, come possibili fattori aggravanti.
Esercizio fisico: A volte è lo sforzo eccessivo a scatenare un attacco d’asma, di solito dopo che lo sforzo è terminato. Se vi è capitato, evitate gli esercizi fisici, come ad esempio quelli che si fanno giocando a squash (gioco con la racchetta), che richiedono un improvviso dispendio di energia e cimentatevi in forme di esercizio più graduali, come il nuoto e la bicicletta. Prima di impegnarvi in qualsiasi attività intensa forse vi sarà utile far uso di un broncodilatatore (un medicinale che serve a decongestionare i bronchi). Un fisioterapista può aiutarvi a stabilire un programma che vi permetta di tollerare gradualmente sempre più esercizi. Così potrete impegnarvi in più attività senza che vi venga il fiato corto.
Infezioni: Spesso, lievi infezioni delle vie respiratorie, come un raffreddore o un’influenza, scateneranno attacchi d’asma o aggraveranno i sintomi. Quando è presente un’infezione il solito medicinale antiasmatico non sempre fa effetto.
Nel periodo del polline: Mentre chi è affetto da affezioni delle vie respiratorie può avere parecchi disturbi nei mesi invernali, molti soffrono della cosiddetta febbre da fieno. Nei mesi estivi microscopiche particelle di polline diffuse nell’aria possono causare indicibili sofferenze e disagi ai sofferenti d’asma. È impossibile eliminare le cause del polline, ma sarà utile usare un po’ di buon senso. Ad esempio, nei periodi del polline cercate di evitare i prati falciati di fresco e le zone incolte o rurali, e se possibile usate un condizionatore d’aria efficiente.
Le muffe: Tutt’attorno a noi ci sono migliaia di muffe o funghi. Le spore fungine (cellule riproduttive) crescono sulla materia vegetale o animale. Abbondano anche su grano, avena, granturco, erbe e foglie. Sebbene sia stato dimostrato che solo un piccolo numero di esse causa problemi agli asmatici, uno studio fa pensare che le spore possano essere un importante fattore allergico. Quindi, anche se è impossibile eliminare le spore diffuse nell’aria, possono tornare utili i seguenti accorgimenti:
Evitare i seminterrati e gli edifici umidi e ammuffiti.
Non raccogliere o non bruciare foglie o erba secca.
Disinfettare o distruggere qualsiasi articolo ammuffito.
Non tenere piante in casa e non fare un mucchio di composta nel giardino.
Decontaminare le parti della casa invase dalla muffa.
Vostro figlio soffre d’asma?
In tal caso ha bisogno del vostro appoggio morale. Sia voi che i suoi insegnanti dovete capire il suo problema e aiutarlo a farvi fronte. Non si deve spingere un bambino a fare più di quello che può, ma non gli si deve nemmeno permettere di usare l’asma come un pretesto per non fare certe cose che sarebbero un bene per lui.
Le sue attività fisiche dovrebbero essere di natura preferibilmente non competitiva, anche se molti ragazzi asmatici, quando non hanno i sintomi, possono fare la maggior parte dei giochi. Tuttavia il bambino affetto da asma cronico può essere in grado di compiere solo un’attività limitata, e gli adulti dovrebbero stare attenti a non spingerlo troppo. Un accorto impiego di medicinali può aiutarlo a partecipare a regolari attività fisiche, come la ginnastica, e l’insegnante dovrebbe sapere quando e come usare il broncodilatatore per aerosol.
Alcuni bambini soffrono talmente a causa dell’asma che spesso fanno fatica a respirare e ansimano. Tali bambini sono spesso ansiosi e tesi, e sia genitori che insegnanti si preoccupano molto per loro. Perdono molte lezioni e forse non sono in grado di partecipare ai giochi.
I genitori possono essere troppo protettivi con questi figli. Se il bambino vive in una casa dove ci sono continue tensioni e litigi, possono venire a mancargli l’appoggio, l’amore, la comprensione e l’incoraggiamento di cui ha un così disperato bisogno. I genitori che affrontano l’asma in modo sano e ottimistico aiutano il figlio a essere meno teso, sminuendo la gravità del disturbo.
Se qualcuno ha un attacco . . .
Trasferitelo in un posto tranquillo e rassicuratelo. Può stare in piedi oppure seduto e chino in avanti — spesso la posizione più confortevole durante un attacco — e dovrebbe immediatamente usare il broncodilatatore. Se il broncodilatatore è per inalazioni, può fare effetto più in fretta ed essere perciò più efficace di un medicinale preso per via orale. Se l’attacco è forte — specie se il sofferente non riesce a parlare chiaramente — bisognerà portarlo dal medico appena possibile. Tra parentesi, il malato perde molta umidità durante un attacco a causa del respiro ansimante. Perciò dategli parecchio da bere.
Cura degli asmatici
La fisioterapia è di grande aiuto per chi soffre d’asma, specie per mostrargli come respirare bene (col diaframma) e come ovviare al fiato corto. Il terapista può anche insegnargli a rilassarsi, ad assumere la posizione giusta e a fare quegli esercizi che aiuteranno a tenere l’asma sotto controllo. Le cure variano. Il medico è di solito la persona più indicata per raccomandare il miglior tipo di cura in ogni singolo caso.
Tra le cure ci sono l’uso di farmaci, come il cromolin sodio e gli steroidi, nonché di vari tipi di broncodilatatori. Naturalmente, con l’uso dei farmaci, possono esserci effetti collaterali. Un medico potrebbe raccomandare altri trattamenti.
Quello dell’asma è un problema complesso. Parenti e amici devono rendersi conto di questo fatto se vogliono aiutare il malato. Evitate di dire cose come ‘Non pensarci’, oppure ‘Hai un ottimo aspetto’. I malati d’asma che imparano a capire il proprio disturbo possono consolarsi sapendo di poter essere meglio preparati agli attacchi d’asma, meglio equipaggiati per evitare le cose che li scatenano, e di poter ridurre alquanto la tensione, l’ansietà e i disagi.
Scritto da un malato d’asma.
In un tipico attacco d’asma, il soggetto avverte un senso di oppressione al petto. Ansimando e tossendo, lotta per respirare. Si tratta di un’esperienza angosciosa. Un attacco d’asma può essere forte o piuttosto leggero. I sintomi varieranno, come varia la frequenza degli attacchi. Alcuni hanno sempre i sintomi, anche se di diversa intensità.
Cosa causa queste sgradevoli sensazioni? Come forse sapete, l’aria viene inviata ai polmoni attraverso i bronchi. In molti soggetti asmatici, le reazioni allergiche causano ipersensibilità nei bronchi. I muscoli della parete dei bronchi possono contrarsi, la mucosa che riveste i bronchi può gonfiarsi e le ghiandole della parete bronchiale possono produrre un eccesso di muco. Il risultato? I bronchi si restringono. Non è strano che il paziente faccia fatica a respirare.
Quali sono le cause dell’asma?
Cosa scatena un attacco d’asma? Forse un’infezione, un turbamento emotivo o una forte reazione allergica a qualcosa. Tuttavia una volta che nel soggetto insorge la malattia, possono esserci vari antigeni, o sostanze specifiche, che renderanno i bronchi ipersensibili. E una volta che i bronchi sono sensibilizzati ad essi, anche altri fattori, come cambiamenti di temperatura, vari gradi di umidità, turbamenti emotivi o esercizi fisici possono scatenare attacchi.
I medici possono essere in grado di identificare alcuni degli antigeni che provocano un attacco d’asma, ma spesso non è possibile trovarli tutti. E anche quando si trovano, non è sempre possibile evitarli. Può volerci tempo per fare un’indagine approfondita al fine di trovare le cause dell’asma e il modo migliore di curarla. Può volerci molta pazienza da parte del malato e del medico. Ma probabilmente il tempo speso in questo modo permetterà di controllare meglio i sintomi.
Come prevenire gli attacchi
Ci sono molte cose che irritano i polmoni e possono provocare un attacco nel malato di asma. Cercate di evitare i contatti con quanto menzionato qui di seguito.
Fumo del tabacco: Non fumate ed evitate gli ambienti pieni di fumo. I medici hanno meno comprensione per gli asmatici che continuano a fumare. E gli amici di chi soffre di asma non dovrebbero fumare in sua presenza. Sebbene non abbia immediatamente un attacco, ore più tardi il sofferente può trovarsi in serie difficoltà per gli effetti del fumo.
Polvere: Cercate di evitare i luoghi polverosi e chiusi oltre che le attività che smuovono la polvere. Se per motivi di lavoro venite a contatto con molta polvere, prendete in seria considerazione la possibilità di cambiare occupazione. Alcuni asmatici riscontrano che i loro sintomi si manifestano solo di notte o nella camera da letto. Potrebbe esser colpa della polvere di casa o di quei piccoli acari presenti nella polvere di casa? Spesse volte sì, per cui la camera da letto dell’asmatico dovrebbe essere il più possibile esente da polvere. Ecco alcuni suggerimenti di carattere domestico particolarmente indicati per gli asmatici:
Pulite ogni giorno la camera da letto.
Ogni settimana pulite a fondo e con l’aspirapolvere materasso, base del letto, coperte e pavimento. I pavimenti di legno duro sono meglio dei tappeti e della moquette, e le veneziane delle tende.
Spolverate mobili, bordo superiore delle porte, telai delle finestre e davanzali usando uno straccio umido o unto.
Si dovrebbe cambiare completamente l’aria nella stanza e poi chiudere porte e finestre, almeno tre o quattro ore prima che la persona vada a letto.
Materasso, coperte e cuscini non dovrebbero essere di materiale allergico, e si dovrebbe esporli al sole regolarmente se è possibile.
Un’ultima cosa. Non fate entrare animali da compagnia in camera da letto. E se c’è qualche prova che siete allergici all’animale, trovategli un’altra casa o, come minimo, tenetelo sempre fuori casa.
Perché preoccuparsi per un po’ di sporco?
"Vivo sola. Nessuno tranne me e pochi miei intimi amici vedono lo sporco, quindi perché preoccuparmi?" chiese una vedova dai capelli bianchi. "Solo i miei familiari lo vedono ed essi conoscono le mie condizioni", aggiunge una casalinga che soffre di dolori artritici.
Eppure ci sono netti vantaggi ad avere la casa pulita. In effetti, alcune malattie dell’apparato respiratorio peggiorano a causa della polvere. Proviamo una naturale attrazione per tutto ciò che è ordinato, lindo e pulito, e nello stesso tempo siamo portati a rifuggire, anche solo mentalmente, da tutto ciò che è sciatto. Quando la casa è in ordine, si evitano di solito le frustrazioni che derivano dal cercar di trovare un oggetto necessario. Inoltre, una casa pulita fa provare un senso di dignità e di rispetto di sé.
La maggioranza di coloro che soffrono di malattie croniche convengono che una casa in ordine presenta dei netti vantaggi, eppure sembra che gli sforzi di alcuni siano ostacolati da sentimenti profondamente radicati.
È importante avere il giusto spirito
Chi soffre di un male cronico potrebbe sviluppare uno spirito di autocommiserazione e pensare: "A che serve sforzarsi?" Certo quando si ha qualche grave problema di salute e spesso il dolore è forte, è difficile conservare uno spirito ottimista. Fanno presto gli altri a dire: "Su con la vita, non è poi così grave". Ma voi sapete quanto è grave e dovete vivere ogni giorno con la vostra infermità.
Dovete però convenire che potrebbe andar peggio. Siete vivi e il vostro spirito può rappresentare la differenza tra una vita vuota e deludente o una vita ricca e significativa. Un saggio proverbio dice: "Tutti i giorni son brutti per l’afflitto, per un cuore felice [buono] è sempre festa".
"Tutti i giorni son brutti" o cattivi per chi è afflitto da qualche malattia debilitante. È una vita misera. Ma a chi considera anche solo i lati positivi d’avere una casa da pulire e almeno alcune risorse d’energia per pulirla, le cose possono apparire diverse. Per tale persona la vita può essere piacevole come se fosse "sempre festa". Sebbene alcuni giorni non siano i migliori, non tutti i giorni sono brutti.
"A volte non me la sento proprio di pulire", ha detto una massaia affetta da asma cronica, "ma l’ho sempre fatto. Non sopporto la casa sporca. Quindi mi rimbocco le maniche e cerco di pulire. Poi sono stanca morta, ma osservo il mio lavoro — come tutto è scintillante — e mi sento soddisfatta". La differenza stava nel suo spirito.
Siate realistici
"Cercate di fare il più possibile entro i limiti consentiti dal vostro stato di salute, ma non sciupate le energie facendo qualcosa che non è veramente importante solo per dimostrare che siete capaci di farlo!" raccomanda il libro Homemaking for the Handicapped. Bisogna essere realistici.
Come accettate il fatto che avete gli occhi azzurri e i capelli castani o che dovete portare gli occhiali, imparate ad accettare la vostra malattia o altre limitazioni. Considerate quali sono le vostre capacità e usatele. Riconoscete che la vostra casa non sarà così immacolata come quella di altri che godono buona salute. Ad ogni modo, in molti casi, se ci tenete, la vostra casa sarà più pulita di quella di coloro che non puliscono per pigrizia o per mancanza di amor proprio.
Le migliori intenzioni però rimarranno tali se i lavori di pulizia sono superiori alle nostre forze. Alcuni suggerimenti pratici vi aiuteranno ad alleggerire il lavoro.
Facilitatevi le cose
Anche se si può abbattere un albero con una scure smussata, che fatica! Tuttavia, se si è saggiamente "arrotato" o affilato la scure, quanti "sforzi" in meno ci vorranno! Per chi è malato è indispensabile seguire questo principio, poiché le energie sono come il denaro: meno ne abbiamo, più dobbiamo risparmiarlo.
Quindi riflettete: Come posso semplificare i lavori di casa? Quali accorgimenti posso usare per sbrigare le faccende pur riducendo gli "sforzi"?
● ELIMINATE IL SUPERFLUO.
"Mi sforzo di non avere la casa troppo ingombra. Non credo sia bene", ha detto un ottantenne in convalescenza dopo un grave intervento. Guardando la sua casa semplice, eppure straordinariamente pulita, non si può fare a meno di apprezzare il suo punto di vista.
Esaminate la vostra casa per vedere cosa potete eliminare. Forse potete togliere di mezzo la poltrona che è in quell’angolo buio dove nessuno si siede comunque o quell’armadietto che contiene solo cianfrusaglie. Quanti soprammobili ci sono in giro o quanti quadri appesi alle pareti? Ci vuole meno fatica per spolverarne dieci che venti. Se aveste più salute, potreste tenere più mobili e più ninnoli. Una stanza comunque non appare necessariamente spoglia solo perché ci sono pochi soprammobili. Se quei pochi sono scelti con cura, possono essere un indice del vostro buon gusto.
Se la casa è grande, forse potete chiudere qualche stanza, coprendo i mobili con vecchie lenzuola, e aprirla solo quando avete ospiti o quando occorre per altri motivi. Così vi risparmierete molto lavoro.
● ACQUISTATE COSE FACILI DA PULIRE.
La tappezzeria scura mette in evidenza la polvere; i colori chiari si macchiano facilmente. Le stoffe di colore neutro, forse con un disegno anziché in tinta unita, conservano un aspetto più pulito con un minimo di fatica. Riscontrerete che il pavimento di linoleum o di legno si pulisce più facilmente della moquette. Anche per quanto riguarda i piatti, alcuni riscontrano che i piatti di plastica infrangibile semplificano il lavaggio e c’è meno timore di romperli.
● OCCORRENTE PER PULIRE.
Tenete a portata di mano tutte quelle cose che vi servono spesso per pulire. Mettendo una spugna e il detersivo vicino alla vasca da bagno, voi o la vostra famiglia sarete più portati a pulire la vasca quando avrete finito di usarla.
"Tengo tutto l’occorrente in un cestino, così, invece di fare sei viaggi, ne faccio due", ha detto una donna affetta da artrite deformante. Altre risparmiano energia usando le pinze per afferrare oggetti o per pulire in punti difficili da raggiungere.
"Voglio essere schietta: penso che il piumino per spolverare sia un’assoluta necessità", dichiara la scrittrice Carol Eisen. E, pur ammettendo che la polvere viene sparsa per terra (dove si può raccogliere con una scopa assorbipolvere), aggiunge: "Col piumino si fa quattro volte più in fretta che con lo straccio, specie quando si tratta di spolverare cose come telefoni, lampade e palme in vaso". Naturalmente la polvere smossa può irritare chi soffre di asma. Altri hanno riscontrato che una scopettina assorbipolvere va meglio e raccoglie la polvere anziché spargerla in giro.
Ma nonostante tutti i vostri sforzi, sorgeranno problemi per i quali non c’è una facile soluzione. Avrete delle giornate nere, come ammette una donna le cui articolazioni sono terribilmente deformate dall’artrite: "Quando si versa il latte non c’è altro da fare che alzare il volume della radio così mentre pulisco sento la musica anziché le mie articolazioni doloranti".
Fate un po’ per volta
Molti che hanno poca salute puliscono una stanza per volta per non stancarsi troppo. Forse a volte dovrete fare anche meno. "Un giorno pulivo la camera da letto. Era troppo faticoso per me spostare i mobili", confessò una donna che aveva poca salute, "così dissi a mia figlia: ‘Oggi ho fatto mezza stanza e domani farò il resto!’ Abbiamo fatto una bella risata, e il giorno dopo ho finito".
Potete risparmiare tempo pulendo subito dopo aver sporcato. I cinque minuti impiegati a pulire i fornelli o il forno subito dopo averli sporcati possono risparmiarvi ore di faticosa pulizia quando lo sporco si è indurito.
Se avete un programma a grandi linee eviterete di farvi prendere dal panico quando vedete che le faccende di casa si accumulano, perché sapete che prima o poi le sbrigherete. Ma dovete avere un programma flessibile. Forse il martedì mattina non ve la sentite di pulire il pavimento della cucina come avevate programmato, per cui dovrete fare un lavoro più leggero.
"Se tenete la casa in buone condizioni", ha detto un’esperta massaia, "allora quando non vi sentite bene potrete limitarvi a dare una passata per cui nessuno si accorgerà della differenza". Eppure a volte ci si sente così male che non si è neppure in grado di "dare una passata". Che fare allora?
Accettate con gratitudine l’aiuto che altri vi offrono
Altri si renderanno conto dei vostri bisogni e vi offriranno il loro aiuto. Non siate mai così orgogliosi da non accettarlo, o così pignoli sul modo di fare le cose che la persona che è venuta ad aiutarvi rimpiangerà il giorno in cui vi ha offerto il suo aiuto.
La pulizia è importante
Un ambiente piacevole tira su il morale. Possiamo essere incoraggiati anche dai commenti favorevoli degli altri sulla nostra casa pulita.
Quando una persona, uomo o donna che sia, riesce a tenere la casa pulita nonostante la cattiva salute, accresce la propria gioia di vivere. Non si sente più in colpa e depressa pensando a quello che dovrebbe fare.
La differenza che c’è fra il tenere o no la casa pulita è ben riassunta da queste parole di una casalinga che è quasi completamente cieca eppure riesce ad avere una casa immacolata: "Si prova un intimo senso di benessere". Anche voi potete sentirvi così, nonostante le limitazioni causate dalla cattiva salute!
Temperatura e umidità: Gli sbalzi di temperatura e gli eccessi di caldo e freddo possono provocare un attacco. L’ideale è un’aria appena calda e umida. Quindi, se soffrite di asma, uscite il meno possibile con la nebbia o il freddo secco. Evitate di tenere i caloriferi troppo alti e di far seccare l’aria. Se i cambiamenti di temperatura provocano attacchi di notte, nei mesi invernali provate a riscaldare la stanza con un apparecchio munito di termostato. Se è l’umidità a provocare i vostri sintomi, provate a usare un regolatore automatico dell’umidità.
Tensione emotiva e stanchezza: L’una o l’altra può scatenare un attacco d’asma. È vero che non possiamo sempre controllare la tensione emotiva.
Inoltre i malati d’asma sono saggi se si sforzano di conoscere i propri limiti fisici, evitando la stanchezza, che può anch’essa scatenare un attacco.
Cibi: Le allergie di natura alimentare possono provocare attacchi d’asma, specie nei bambini o negli adulti che soffrono di asma dall’infanzia. La causa può doversi ricercare anche in comuni alimenti come latte, uova e fiocchi d’avena, di mais e di riso. Ma possono volerci molte indagini per scoprire il colpevole, specie se si tratta di una sostanza molto usata, come lo zucchero. E naturalmente può darsi che non si tratti di un alimento solo. I pazienti adulti farebbero bene a considerare gli alcolici, specie la birra e il vino, come possibili fattori aggravanti.
Esercizio fisico: A volte è lo sforzo eccessivo a scatenare un attacco d’asma, di solito dopo che lo sforzo è terminato. Se vi è capitato, evitate gli esercizi fisici, come ad esempio quelli che si fanno giocando a squash (gioco con la racchetta), che richiedono un improvviso dispendio di energia e cimentatevi in forme di esercizio più graduali, come il nuoto e la bicicletta. Prima di impegnarvi in qualsiasi attività intensa forse vi sarà utile far uso di un broncodilatatore (un medicinale che serve a decongestionare i bronchi). Un fisioterapista può aiutarvi a stabilire un programma che vi permetta di tollerare gradualmente sempre più esercizi. Così potrete impegnarvi in più attività senza che vi venga il fiato corto.
Infezioni: Spesso, lievi infezioni delle vie respiratorie, come un raffreddore o un’influenza, scateneranno attacchi d’asma o aggraveranno i sintomi. Quando è presente un’infezione il solito medicinale antiasmatico non sempre fa effetto.
Nel periodo del polline: Mentre chi è affetto da affezioni delle vie respiratorie può avere parecchi disturbi nei mesi invernali, molti soffrono della cosiddetta febbre da fieno. Nei mesi estivi microscopiche particelle di polline diffuse nell’aria possono causare indicibili sofferenze e disagi ai sofferenti d’asma. È impossibile eliminare le cause del polline, ma sarà utile usare un po’ di buon senso. Ad esempio, nei periodi del polline cercate di evitare i prati falciati di fresco e le zone incolte o rurali, e se possibile usate un condizionatore d’aria efficiente.
Le muffe: Tutt’attorno a noi ci sono migliaia di muffe o funghi. Le spore fungine (cellule riproduttive) crescono sulla materia vegetale o animale. Abbondano anche su grano, avena, granturco, erbe e foglie. Sebbene sia stato dimostrato che solo un piccolo numero di esse causa problemi agli asmatici, uno studio fa pensare che le spore possano essere un importante fattore allergico. Quindi, anche se è impossibile eliminare le spore diffuse nell’aria, possono tornare utili i seguenti accorgimenti:
Evitare i seminterrati e gli edifici umidi e ammuffiti.
Non raccogliere o non bruciare foglie o erba secca.
Disinfettare o distruggere qualsiasi articolo ammuffito.
Non tenere piante in casa e non fare un mucchio di composta nel giardino.
Decontaminare le parti della casa invase dalla muffa.
Vostro figlio soffre d’asma?
In tal caso ha bisogno del vostro appoggio morale. Sia voi che i suoi insegnanti dovete capire il suo problema e aiutarlo a farvi fronte. Non si deve spingere un bambino a fare più di quello che può, ma non gli si deve nemmeno permettere di usare l’asma come un pretesto per non fare certe cose che sarebbero un bene per lui.
Le sue attività fisiche dovrebbero essere di natura preferibilmente non competitiva, anche se molti ragazzi asmatici, quando non hanno i sintomi, possono fare la maggior parte dei giochi. Tuttavia il bambino affetto da asma cronico può essere in grado di compiere solo un’attività limitata, e gli adulti dovrebbero stare attenti a non spingerlo troppo. Un accorto impiego di medicinali può aiutarlo a partecipare a regolari attività fisiche, come la ginnastica, e l’insegnante dovrebbe sapere quando e come usare il broncodilatatore per aerosol.
Alcuni bambini soffrono talmente a causa dell’asma che spesso fanno fatica a respirare e ansimano. Tali bambini sono spesso ansiosi e tesi, e sia genitori che insegnanti si preoccupano molto per loro. Perdono molte lezioni e forse non sono in grado di partecipare ai giochi.
I genitori possono essere troppo protettivi con questi figli. Se il bambino vive in una casa dove ci sono continue tensioni e litigi, possono venire a mancargli l’appoggio, l’amore, la comprensione e l’incoraggiamento di cui ha un così disperato bisogno. I genitori che affrontano l’asma in modo sano e ottimistico aiutano il figlio a essere meno teso, sminuendo la gravità del disturbo.
Se qualcuno ha un attacco . . .
Trasferitelo in un posto tranquillo e rassicuratelo. Può stare in piedi oppure seduto e chino in avanti — spesso la posizione più confortevole durante un attacco — e dovrebbe immediatamente usare il broncodilatatore. Se il broncodilatatore è per inalazioni, può fare effetto più in fretta ed essere perciò più efficace di un medicinale preso per via orale. Se l’attacco è forte — specie se il sofferente non riesce a parlare chiaramente — bisognerà portarlo dal medico appena possibile. Tra parentesi, il malato perde molta umidità durante un attacco a causa del respiro ansimante. Perciò dategli parecchio da bere.
Cura degli asmatici
La fisioterapia è di grande aiuto per chi soffre d’asma, specie per mostrargli come respirare bene (col diaframma) e come ovviare al fiato corto. Il terapista può anche insegnargli a rilassarsi, ad assumere la posizione giusta e a fare quegli esercizi che aiuteranno a tenere l’asma sotto controllo. Le cure variano. Il medico è di solito la persona più indicata per raccomandare il miglior tipo di cura in ogni singolo caso.
Tra le cure ci sono l’uso di farmaci, come il cromolin sodio e gli steroidi, nonché di vari tipi di broncodilatatori. Naturalmente, con l’uso dei farmaci, possono esserci effetti collaterali. Un medico potrebbe raccomandare altri trattamenti.
Quello dell’asma è un problema complesso. Parenti e amici devono rendersi conto di questo fatto se vogliono aiutare il malato. Evitate di dire cose come ‘Non pensarci’, oppure ‘Hai un ottimo aspetto’. I malati d’asma che imparano a capire il proprio disturbo possono consolarsi sapendo di poter essere meglio preparati agli attacchi d’asma, meglio equipaggiati per evitare le cose che li scatenano, e di poter ridurre alquanto la tensione, l’ansietà e i disagi.
Scritto da un malato d’asma.
LE TERAPIE ALTERNATIVE ALLA MEDICINA UFFICIALE
OMEOPATIAFondatore di questa disciplina è il tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843) il quale, sperimentando soprattutto su sé stesso le proprietà della corteccia di china e di altre sostanze quali arsenico, digitale e mercurio, si convince della validità dell'ormai noto principio: similia similibus curantur (il simile cura il simile)La medicina omeopatica è un sistema clinico farmaceutico che utilizza microdosi di sostanze derivate da vegetali, minerali o animali allo scopo di stimolare la risposta di guarigione naturale. indicato nella bronchite acuta, bronchite asmatica, ipersecrezione bronchiale:ANTIMONIUM TARTARICUM - ARSENICUM ALB. 30 - CALI CARB. 30 - IPECA 30
AGOPUNTURALa tradizione cinese ritiene che vi sia una energia vitale, chiamata "Ki", che circola attraverso tutto l'organismo servendosi di canali energetici definiti "meridiani". La malattia viene perciò vista come un fluire eccessivo, un ingorgo o una carenza, di tale energia. L'azione dell'agopuntore è appunto rivolta a riportarla nella sua normalità, infatti, le emozioni e gli organi interni sono strettamente correlati. Bastano infatti 6-8 sedute (effettuate da un medico esperto) per migliorare molto la qualità del respiro e diradare nel tempo gli attacchi della malattia diminuendone anche l'intensità.FITOTERPIALa Fitoterapia è quella metodica che utilizza le piante o più esattamente la loro parte attiva a scopo terapeutico. I principi attivi di una pianta medicinale sono quei componenti naturali che per composizione chimica conferiscono ad essa un'attività terapeutica. Per fitoterapia si intende una pratica terapeutica che si avvale di prodotti medicinali la cui sostanza attiva è costituita esclusivamente da una droga o da una preparazione vegetale. Le sostanze attive vegetali si distinguono per essere delle miscele complesse di composti chimici (fitocomplessi) e non da singoli composti chimici come avviene nel caso della maggioranza dei farmaci attualmente in uso (farmaci monomolecolari).Le erbe consigliate a chi soffre di asma sono il centonchio, l’echinacea, la propoli, l’equiseto, l’infusione di pau d’arco, l’ortica (può avere effetti collaterali), le bacche di ginepro, l’infusione di damiana per calmare i nervi, la radice di liquirizia, le compresse di corteccia di china, l’olmo americano, l’efedra per dilatare i bronchioli (i livelli di tolleranza aumentano con l’uso) e forskolin (medicinale) per dilatare i bronchioli e prevenire le infiammazioni (ma gli effetti sono di breve durata e può causare problemi cardiovascolari). Lo zenzero tailandese ha le stesse caratteristiche positive. La bistorta e l’euforbia hanno qualità espettoranti ma possono essere tossiche per i reni. Il ginkgo è indicato per tutte le malattie polmonari (il ginkgolide B è allo studio per la cura dell’asma e di altre malattie), la lobelia è efficace nel corso di un attacco, il trifoglio è un espettorante e la schisandra è un’erba cinese che agisce come astringente. OMOTOSSICOLOGIA - I CATALIZZATORI INTERMEDI - I NOSODI - GLI ORGANOTERAPICI SUIS - GLI ALLEOPATICI OMEOPATIZZATI L'etimologia del termine omotossicologia o omeopatia antiomotossica, significa: studio degli effetti delle tossine sull'Uomo e relativo trattamento omeopaticoL'omotossicologia od Omeopatia Antiomotossica è una corrente dell'Omeopatia, identifica nei fattori tossici per l'uomo (di natura esogena o endogena) la causa della malattia, interpretata com’espressione clinica della lotta dell’organismo contro le tossine, al fine di neutralizzarle ed espellerle, curando cosi in modo naturale..i farmaci omotossicologici, cioè sostanze chimiche in diluizione opportuna (per innescare l'inversione dell'effetto) che, intervenendo nelle reazioni enzimatiche (su cui agiscono da induttori), e sul sistema immunitario, possono attivare "sistemi difensivi" ancora in riserva.Tra i rimedi esistono: ARNICA CMPOSITUM HEEL - combinazione di sostanze specifiche per controllare l'evoluzione del processo infiammatorio.LUFFA COMPOSITUM HELL - in caso di asma allergica GALPHIMIA INJEEL - contro l'allergia stagionale verso i pollini Le informazioni qui fornite sono intese solamente come base di informazione, non rimpiazzano una diagnosi individuale e non vogliono essere un incitamento ad una auto terapia. Il ricorso all’omeopatia può comportare talvolta il sottodosaggio o l’interruzione della terapia tradizionale, che espone a rischi non trascurabili .... Il termine "non ufficiale" significa che non offrono alcuna dimostrazione scientifica ma non determina la loro inutilità. Resta però il fatto che non sono garantite né nella sicurezza né nell'efficacia.
Ricordatevi che soprattutto in caso di un attacco di crisi asmatica è sempre consigliabile chiedere l'intervento del proprio medico di fiducia o delle unità operative 118
OMEOPATIAFondatore di questa disciplina è il tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843) il quale, sperimentando soprattutto su sé stesso le proprietà della corteccia di china e di altre sostanze quali arsenico, digitale e mercurio, si convince della validità dell'ormai noto principio: similia similibus curantur (il simile cura il simile)La medicina omeopatica è un sistema clinico farmaceutico che utilizza microdosi di sostanze derivate da vegetali, minerali o animali allo scopo di stimolare la risposta di guarigione naturale. indicato nella bronchite acuta, bronchite asmatica, ipersecrezione bronchiale:ANTIMONIUM TARTARICUM - ARSENICUM ALB. 30 - CALI CARB. 30 - IPECA 30
AGOPUNTURALa tradizione cinese ritiene che vi sia una energia vitale, chiamata "Ki", che circola attraverso tutto l'organismo servendosi di canali energetici definiti "meridiani". La malattia viene perciò vista come un fluire eccessivo, un ingorgo o una carenza, di tale energia. L'azione dell'agopuntore è appunto rivolta a riportarla nella sua normalità, infatti, le emozioni e gli organi interni sono strettamente correlati. Bastano infatti 6-8 sedute (effettuate da un medico esperto) per migliorare molto la qualità del respiro e diradare nel tempo gli attacchi della malattia diminuendone anche l'intensità.FITOTERPIALa Fitoterapia è quella metodica che utilizza le piante o più esattamente la loro parte attiva a scopo terapeutico. I principi attivi di una pianta medicinale sono quei componenti naturali che per composizione chimica conferiscono ad essa un'attività terapeutica. Per fitoterapia si intende una pratica terapeutica che si avvale di prodotti medicinali la cui sostanza attiva è costituita esclusivamente da una droga o da una preparazione vegetale. Le sostanze attive vegetali si distinguono per essere delle miscele complesse di composti chimici (fitocomplessi) e non da singoli composti chimici come avviene nel caso della maggioranza dei farmaci attualmente in uso (farmaci monomolecolari).Le erbe consigliate a chi soffre di asma sono il centonchio, l’echinacea, la propoli, l’equiseto, l’infusione di pau d’arco, l’ortica (può avere effetti collaterali), le bacche di ginepro, l’infusione di damiana per calmare i nervi, la radice di liquirizia, le compresse di corteccia di china, l’olmo americano, l’efedra per dilatare i bronchioli (i livelli di tolleranza aumentano con l’uso) e forskolin (medicinale) per dilatare i bronchioli e prevenire le infiammazioni (ma gli effetti sono di breve durata e può causare problemi cardiovascolari). Lo zenzero tailandese ha le stesse caratteristiche positive. La bistorta e l’euforbia hanno qualità espettoranti ma possono essere tossiche per i reni. Il ginkgo è indicato per tutte le malattie polmonari (il ginkgolide B è allo studio per la cura dell’asma e di altre malattie), la lobelia è efficace nel corso di un attacco, il trifoglio è un espettorante e la schisandra è un’erba cinese che agisce come astringente. OMOTOSSICOLOGIA - I CATALIZZATORI INTERMEDI - I NOSODI - GLI ORGANOTERAPICI SUIS - GLI ALLEOPATICI OMEOPATIZZATI L'etimologia del termine omotossicologia o omeopatia antiomotossica, significa: studio degli effetti delle tossine sull'Uomo e relativo trattamento omeopaticoL'omotossicologia od Omeopatia Antiomotossica è una corrente dell'Omeopatia, identifica nei fattori tossici per l'uomo (di natura esogena o endogena) la causa della malattia, interpretata com’espressione clinica della lotta dell’organismo contro le tossine, al fine di neutralizzarle ed espellerle, curando cosi in modo naturale..i farmaci omotossicologici, cioè sostanze chimiche in diluizione opportuna (per innescare l'inversione dell'effetto) che, intervenendo nelle reazioni enzimatiche (su cui agiscono da induttori), e sul sistema immunitario, possono attivare "sistemi difensivi" ancora in riserva.Tra i rimedi esistono: ARNICA CMPOSITUM HEEL - combinazione di sostanze specifiche per controllare l'evoluzione del processo infiammatorio.LUFFA COMPOSITUM HELL - in caso di asma allergica GALPHIMIA INJEEL - contro l'allergia stagionale verso i pollini Le informazioni qui fornite sono intese solamente come base di informazione, non rimpiazzano una diagnosi individuale e non vogliono essere un incitamento ad una auto terapia. Il ricorso all’omeopatia può comportare talvolta il sottodosaggio o l’interruzione della terapia tradizionale, che espone a rischi non trascurabili .... Il termine "non ufficiale" significa che non offrono alcuna dimostrazione scientifica ma non determina la loro inutilità. Resta però il fatto che non sono garantite né nella sicurezza né nell'efficacia.
Ricordatevi che soprattutto in caso di un attacco di crisi asmatica è sempre consigliabile chiedere l'intervento del proprio medico di fiducia o delle unità operative 118
Nessun commento:
Posta un commento