Anno 100 d.A. (dopo il giudizio di Dio)
Avevo gli occhi chiusi... Ma sentivo forte il calore del sole sulle mie palpebre e la luce che vi penetrava prepotentemente.
Sentivo il canto degli uccelli, avrei voluto spalancare gli occhi, ma non potevo, erano come atrofizzati. Non so perché fu la prima volta in vita mia che col mio corpo potevo percepire il flusso del sangue che scorreva forte nelle vene e il cuore che lo pompava.
D'improvviso qualcuno mi strinse la mano; era come se non potessi alzarmi ancora... Sentivo come se sognassi la voce di mia madre che mi chiamava per nome: "Samuele, Samuele... Sei sveglio?"
Fu così che riuscì ad aprire gli occhi e intravedere i raggi fitti del sole farsi strada fra la folta vegetazione che ricopriva un cielo azzurro, che si lasciava intravedere...
Poi il viso di mia madre... In lacrime... La mano tremante... La voce stridula... Iniziai a sudare, non ricordavo nulla. Cosa mi era accaduto?
L'ultima immagine che avevo nella mente era quella di una frenata brusca, poi il black-out completo... Ed ora... La luce!
"Mamma cosa è accaduto"?
Ma mia mamma aveva il viso inondato da lacrime e invece di rispondermi mi saltò al collo singhiozzando, quasi sembrava mancarle il respiro...
"Mamma, mamma, calmati, stai bene?"
"Come potrei stare meglio", iniziò a rispondermi tremante, "questo è il Giorno della Resurrezione figlio mio e tu sei tornato dai morti!"
"Sciocchezze madre!" Mi arrabbiai. "Ancora con questa storia della risurrezione?... Lo vuoi capire o no che non ci credo?", e mentre parlavo mio fratello si avvicinava accarezzando un leone...
"Marco! Marco! Togli le mani da quella belva!" Ma lui con disinvoltura lo accarezzava, e il leone gli leccava la mano. Quando furono vicini, io mi alzai per indietreggiare, ma una mano sulla spalla mi fermò... Mi voltai... MIO PADRE!...
"Papà che ci fai qui tu sei morto da vent'anni!"...
"Ero morto figliolo, Dio mi ha risuscitato!"
Fu così che caddi in ginocchio schiaffeggiandomi e gridando "Svegliati! Svegliati!"... Ma quando iniziai a sentir il gonfiore sulle mie guance percosse e arrossite, chinai il capo sconfitto... Lo rialzai... tenendomi ad un albero, mi piegai in due, stavo male...
Ero stato risuscitato da quel Dio in cui non avevo mai creduto - Giobbe 33:27-30; Atti 24:15
Firmato da tutti coloro che non credono nelle meravigliose promesse della Sacra Bibbia.